Questo piccolo borgo arroccato lì dove i Nebrodi incontrano le Madonie ha davvero tantissimo da raccontare. Vuoi per la sua lingua, il gallo-italico, un dialetto originario dell'Italia del Nord che si parla qui e in qualche altro comune della Sicilia. Vuoi per il suo suggestivo e imponente Castello, una fortezza costruita in cima in una roccia e in buona parte scavata nella roccia stessa. È uno dei castelli più suggestivi della Sicilia, e vi si trova la famosa iscrizione "Quod Siculis Plaucit Sola Sperlinga Negavit", che ricorda le vicende dei Vespri Siciliani (1282) quando una guarnigione francese di angioini si asserragliò all'interno del castello e resistette all'assedio per oltre un anno. E poi, ai piedi del Castello, ecco il Balzo, con le sue abitazioni scavate in fila e sovrapposte con antistanti pittoresche stradine che costituiscono nel loro insieme un borgo rupestre, dove, ogni anno, il 16 agosto, si celebra la "Sagra del Tortone". Nei giorni precedenti, i vari rioni del paese, ognuno rappresentato da una Dama, si sfidano in vari giochi. E la dama del rione che ha ottenuto il maggior punteggio viene eletta Castellana di Sperlinga. Il 16 agosto la Castellana, insieme alle altre dei paesi Gallo-Italici, partecipa al corteo storico, molto suggestivo. Ancora da segnalare Contrada Capostrà, dove fu scattata la famosissima foto di Robert Capa che ritrae l'anziano contadino incurvato dal lavoro dei campi con un nodoso bastone che dà indicazioni a un soldato americano piegato sulle gambe.